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I lavori del Pont D'Aël

L’intervento di restauro e valorizzazione condotto al Pont d’Aël dall’Assessorato Istruzione e Cultura rientrava in un progetto molto più ampio, finalizzato alla valorizzazione dell’intera zona di Pont d’Ael dal punto di vista urbanistico, che si può dire oggi concluso, con il recupero di parte del villaggio, la creazione di nuovi servizi e l’integrazione del monumento in un polo unico di visita che associa la dimensione storico-archeologica con quella rurale e naturalistica.

Nello specifico l’intervento sul monumento, che ha visto il massimo dei lavori svolgersi tra il 2010 e il 2013, ha previsto le seguenti opere:

  • restauro conservativo del ponte acquedotto (puliture dell’immediato contesto, consolidamenti, pavimentazioni percorsi, parapetti, ecc.);
  • restauro conservativo dell’iscrizione;
  • indagini archeologiche;
  • restauro conservativo, riqualificazione e valorizzazione di un fabbricato di proprietà regionale per la realizzazione di strutture di accoglienza;
  • consolidamento dei versanti rocciosi;
  • realizzazione del percorso di visita;
  • valorizzazione del monumento con l‘inserimento dello stesso all’interno del circuito beni culturali della Valle d’Aosta finalizzato ad una fruizione pubblica continuativa nel corso dell’anno anche attraverso visite specialistiche e altre attività quali incontri di approfondimento, visite guidate per scuole, attività laboratoriali per famiglie.

L’intervento del sito archeologico è stato di natura complessa, infatti, il ponte acquedotto di Pont d’Aël, così come ci è pervenuto, è il risultato di una serie di sovrapposizioni e modifiche che, non sono mai state sistematicamente indagate ed inoltre gli interventi della seconda metà del XX secolo hanno profondamente alterato l’aspetto delle testate e la pendenza dell’accesso sulla sinistra orografica, modificando la lettura dell’insieme.

I lavori, per i quali è stato previsto un impegno di spesa di euro 1.300.000, sono stati inseriti nel “Programma operativo competitività regionale 2007-2013 (POR)” con la richiesta di adeguati finanziamenti, non gravanti sul bilancio regionale, per l’elaborazione dei progetti e per la realizzazione dei relativi lavori.

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