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Altri punti di interesse

Archeologia, coppelle e incisioni

Per i più curiosi e per gli appassionati di archeologia, durante le escursioni adAymavilles c'è la possibilità di vedere testimonianze archeologiche.

Sono state scoperte recentemente rocce che presentano coppelle (serie di buchi sferici realizzati nelle rocce) e incisioni, probabilmente risalenti all'età neolitica, ma difficilmente interpretabili e databili. Se ne trovano a ovest di Ozein presso la strada che porta verso Vers-le-Praz, a Sylvenoire presso la strada di Plan-Pessey, a Turlin su un blocco di pietra chiamato Berio-Cognein. A Cérignan sono visibili 19 coppelle di varie dimensioni disposte a formare triangoli e trapezi isosceli, linee parallele e settori circolari. Tracce ormai scomparse di sepolture neolitiche a la Camagne.

La cava di pietra bardiglio

In epoca romana esisteva una cava di pietra verde, il bardiglio, usato abbondantemente nella costruzione di Augusta Praetoria: rivestimenti di edifici, pavimentazione stradale, lapidi, stele, basamenti, tombe.

Si può supporre di conseguenza l'esistenza di un villaggio di abitazione per gli operai, come anche di una strada che collegava la zona con la nuova città e che proseguiva verso il ponte di Pont-d'Ael, qualunque fosse la sua funzione.

Ora la cava non è più utilizzata ma percorrendo il sentiero che dal Montbel sale verso Turlin, un attento osservatore potrà riconoscerne i segni.

La baracca Maresa

La baracca, la casa di Maria Teresa

Un'antica costruzione mai portata a termine, che nelle intenzioni della proprietaria doveva essere destinata alla vendita di vino prodotto in loco.

L'idea era alquanto originale per l'inizio del secolo scorso, purtroppo non ha potuto concretizzarsi per la morte prematura dell'interessata.

Un'antica costruzione a Ozein: la Tornalla

Nella Loc. Pos del Villaggio di Ozein sorge un'antica costruzione con una torre tonda: la Tornalla. Risale al XV sec, è dotata di una scala a chiocciola ed era probabilmente una casaforte. Viene anche comunemente chiamala "la Casa del Vescovo" ma non è chiaro se sia esistito realmente un tale uso.

La costruzione, di proprietà privata, si raggiunge percorrendo la stradina che trovate sulla sinistra rispetto alla Chiesa di Ozein. Adesso purtroppo l'edificio è pericolante.

Il mulino e la segheria di Louis Charrère

Il mulino Charrère a Aymavilles

Nella zona ora corrispondente alla Loc. Moulins, già a partire dal XV secolo si ha notizia della presenza di parecchi mulini ad acqua lungo un canale chiamato la "Riva".

La "Riva" (Muneresse) è un canale che capta l'acqua del Grand-Eyvia a monte del ponte di Champagnolle e attraversa il piano del Moulins, ramificandosi secondo le esigenze. Fin dal Medio Evo è stato il canale degli artigiani. Nel XVIII secolo forniva energia a 9 mulini, 2 battitoi per tessuti (drap), 5 presse per la canapa, le noci e altri frutti, 2 segherie, 3 forge, 3 martinetti e una fonderia.

Attualmente esiste ancora un mulino conosciuto come il "Mulino di Charrère", sito proprio in località Moulins. Attualmente in fase di ristrutturazione, ben presto sarà visitabile, proponendo un percorso didattico per le scolaresche e per tutti gli appassionati della scoperta di antichi mestieri.

I "Ru": ruscelli o piccoli canali irrigui

Legati alla cultura contadina, è facile scorgere tra i campi, i cosiddetti "ru", ruscelli o piccoli canali irrigui. La necessità di acqua per le coltivazioni ne ha determinato un'attenta gestione.

Ad alimentare la quasi totalità dei ruscelli e delle fontane è il Ru d'Arberioz, canale lungo 11 km che capta l'acqua dal torrente Grand-Eyvia a monte del ponte di Chevril e la distribuisce su un comprensorio di 234 ettari in base ad un regolamento, siglato nel 1740, che prevede turni a rotazione quindicinale. Il ru d'Arberioz è il più conosciuto, ma ce ne sono altri di pari importanza funzionale.

I fontanili: testimonianze della cultura rurale

Nel corso delle passeggiate potrete incontrare molte testimonianze della cultura rurale: forni, latterie, ruscelli e fontanili in pietra. Il più antico porta la data del 1841 e si trova nell'abitato di Vercellod.

Ogni villaggio ne ha almeno uno, ubicato nella posizione ottimale per consentirne l'uso come abbeveratoio, come lavatoio o per l'irrigazione degli orti, dimensionato in rapporto al numero di capi di bestiame della zona di riferimento e ad un'equa distanza dalle stalle circostanti.

Quasi tutti i fontanili sono pubblici e quindi di libero accesso. Purtroppo, a volte, nel corso degli anni sono cambiate le riserve d'acqua o addirittura le sorgenti e alcuni fontanili non sono più funzionanti.

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